artisti di Arte Citta' Amica
   Moja
  Mail:  giovenale00@gmail.com
  Sito Web:  http://www.moja3.org
Pittrice
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Bufera di neve sul treno per Laramie coverrune essenza Oltre 23

Maria Rosa Giovenale, in arte "Moja", risiede e lavora ad Alpignano, città per cui ha progettato e dipinto nel 2003 lo stendardo del Palio.
Dopo una continua ricerca pittorica attraverso variegate modalità espressive, dal 2000 approda ai corsi del Maestro Antonio Carena, da cui scaturiscono una nuova consapevolezza e leggerezza al suo modus operandi.

"I suoi lavori evocano atmosfere irreali, i colori vivissimi si dissolvono in un'esplosione di luce, diventando paesaggio interiore." (Arianna Castagno)

"Moja affida ai suoi dipinti la visione di un universo come riassorbito dall'atmosfera, immerso in silenzi incommensurabili, permeato da un colore steso con una pennellata armoniosa." (Angelo Mistrangelo)

"Del linguaggio pittorico che tipicizza il modus operandi di Maria Rosa Giovenale, in arte MOJA, amerei esplicere, in quintessenza, che la sua fabbricità è l'equanime dimostramento dell'immaginazione che sostituisce il ricordo; pertanto, il continuismo del suo paesaggiare è discenditivo dalla scaturigine di una sintesi bastevole per trovare vie di agreabile comunicatività." (Maestro Antonio Carena - pittore)

"Maria Rosa Giovenale, in arte Moja, attraverso una tecnica articolata, bilancia le proprie impressioni attraverso un lavoro cromatico, senza contorni precisi ma nell'insieme più definito e "tagliato", ricco di variazioni che si perdono maggiormente nel groviglio vegetale, nell'intreccio arboreo. E' in questo senso si possono leggere le serie "Gialla", densa di rami fioriti, e "Verde", nella quale troviamo verdi splendenti predati, con una sorta di ansia, da cespugli e acque ombrose. Quando però è un semplice orizzonte ad ispirarla, come nella serie intitolata "Oltre", espressamente dedicata a luoghi immaginari carichi di suggestioni, allora riacquista un'essenzialità che tuttavia mantiene certe travagliate pastosità." (Adriano Olivieri - "Corriere dell'Arte" 28/03/2008)