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Pittura e letteratura si incontrano
Sabato si è consumato uno dei momenti topici e importanti delle attività dell’associazione.
L’inaugurazione della mostra: Pittura e letteratura si incontrano, nel segno e nella parola, attraverso l’esposizione delle Opere dei soci ispirate ai testi vincitori della XIV Edizione del Premio Nazionale di Arti Letterarie METROPOLI di Torino dell’anno 2017.
Come sempre quando l’esposizione coinvolge tutti i soci, la sala era strapiena, anche per il fatto che nel binomio opera d’arte e testo, l’interesse era doppio, quindi oltre ai soci e i loro amici e parenti, si innescava anche una parte(anche se più sparuta), legata agli amici della letteratura e della poesia.
Posso sembrare in queste righe un po’ patetico e forse anche irriverente nell’approfondire le qualità dei presenti, ma purtroppo oggi come oggi si viaggia molto in una specie di clientelismo ideologico e di conoscenza, piuttosto che nel raggiungimento puro e obiettivo di persone amanti appassionate di arte a tutto spiano.
Ma forse, è sempre stato, (o quasi), così!
Comunque in un’atmosfera festosa e ricca di persone attente e interessate, e pure coinvolte e coinvolgenti all’ascolto dei testi ed alla visione e spiegazione delle opere esposte, operazione effettuata nella presentazione da me, verso l’ accademica poetessa Immacolata Schiena ed i pluri - conosciuti critici torinesi , amici della nostra associazione, Angelo Mistrangelo (che è pure scrittore di poesia e componente della giuria del premio), e Gian Giorgio Massara.
Lo stile rende immediatamente riconoscibile un autore e un artista, e qui debbo dire che oramai da anni, il colpo d’occhio non mi ha tradito quasi mai, che sia stato nelle letture di una poesia o nell’ammirazione di un quadro.
E difatti l’ammirazione è stata grande, come grande l’esplosione di affetto nelle letture dei testi, alcune da me effettuate insieme a Immacolata, e alcune lette direttamente dai poeti presenti, accompagnati dagli autori delle opere visive.
E’ stata una grande festa, come ho l’abitudine di dire io spesso all’inizio dell’introduzione di inaugurazioni delle collettive istituzionali dell’associazione, dove tutti i soci o quasi, con l’aggiunta di qualche nuovo amico artista e futuro socio, sono presenti.
Si, perché Arte Città Amica, come dice sempre la presidente Raffaella, è una grande famiglia per gli artisti, e la galleria è la loro casa in cui si sviluppano e si consumano le grandi collettive, come feste di famiglia molto frequentate. Il rinfresco finale poi, oltre che i cuori e l’animo, ha contribuito a ristorare anche il corpo, mentre la discussione dei presenti sulle opere, continuava senza interruzioni!
Un bell’esempio di passione e di tenacia verso l’arte di chicchessia, ed in qualunque forma.
Danilo Tacchino
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