Gianfranco Cantù

Alla base di questo pittore e scultore stanno soprattutto criteri geometrici; infatti l’artista lavora studiando la forma del mandala, riflette sui teoremi di Euclide e di Pitagora, personalizza e trasforma alla base il concetto del mandala indiano e la visione del mondo che rappresenta (descrizione totalizzante dell’universo che include il tema del samsara e di una progressiva elevazione al divino) tanto da rifarsi agli analoghi stilemi rappresentati dai nativi americani (cerchio-universo).
Nella sua opera compare il concetto di tempo, assente nel mandala indiano.
Cantù rappresenta sistematicamente il divenire in tutta la sua ricca molteplicità, tanto da spezzare sempre la simmetria, anche se in modi minimi, per sottolinearlo. In ciò si distacca anche dal filone di autori di mandala occidentali (ne ricordiamo la viva presenza nell’arte svizzera e tedesca degli anni ’70 e ’80 del Novecento) che esplorano esclusivamente o quasi ritmi circolare.
Dallo scritto di Donatella Taverna
Cantù è nato nel 1954, si è dedicato fin da giovanissimo alla pittura, scultura e incisione allievo per quest’ultima di Gianni Demo.
Ha nel suo curriculum, varie mostre personali e innumerevoli collettive, dove ha presentato le sue opere nelle varie espressioni del suo lavoro di ricerca
Isidoro Cottino
E’ nato a Torino il 17 agosto 1938, ceramista, pittore, incisore, dal 1978 si dedica alle tecniche incisorie e in particolare, dal 1987, a quelle di ricerca e sperimentazione nella grafica d’arte, si è diplomato presso la Civica Scuola di Arte Ceramica di Torino, ha frequentato i corsi di nudo presso l’Accademia Albertina di Torino con Filippo Scroppo.
Dal 1984 ha frequentato la Scuola Internazionale di Grafica di Venezia è stato allievo di Nicola Sene per l’incisione, di Riccardo Licata per l’incisione sperimentale, di Franco Vecchiet per la xilografia.
Ha fatto in seguito parte dei “Maestri delle Scuola Internazionale di Grafica di Venezia”, essendo stato assistente di Riccardo Licata e Franco Vecchiet per i corsi di tecniche sperimentali dell’incisione e di xilografia.
Collabora con il “Centro Internazionale della Grafica di Venezia” e con “L’Atelier Aperto” laboratorio di ricerca grafica fondato e condotto a Venezia da Nicola Sene, è stato fondatore dello “Spazio 9 Arte” un Circolo Culturale e Galleria d’arte da lui creato per lo studio e la diffusione della grafica d’arte in tutte le sue espressioni, con sede dapprima a Carignano e poi a Torino.
Al suo attivo sono 89 mostre personali.
Marisa Manis
Originaria della Sardegna, socia: Promotrice delle Belle Arti To; Piemonte Artistico Culturale To; Amici di Palazzo Lomellini Carmagnola; Arte Cult di Beinasco; Associazione Remo Branca Iglesias.
“L’artista Marisa Manis, sperimenta di volta in volta nuove soluzioni tecniche, nuovi aspetti del rapporto tra materia-colore e immagini di un mondo rivisitato. Nulla è affidato al caso nelle sue vedute, rese con una pennellata concreta. “
Angelo Mistrangelo
“La produzione artistica di Marisa Manis, è contraddistinta da un linguaggio formale, sperimentale, lirico e soggettivo che coniuga la finalità estetica con una profonda riflessione su problematiche contemporanee “
Luca Mana
“Marisa Manis è autrice di grandi libri corposi, realizzati su cataloghi da tappezziere, documenti, testimonianze, trasformati con il proprio segno, in opere d’arte ”
Giangiorgio Massara
Da qualche anno ha sentito l'esigenza di tornare alle proprie radici rappresentando l'archeologia industriale, siti archeologici ed ambienti naturali che evocano la sua terra d'origine attraverso un figurativo materico e una pittura astratta contemporanea, in un crescendo di sperimentazioni e contaminazioni.